Stemma dell'Arte dei Calzolai
un pò di storia....
LA LAVORAZIONE DEL CUOIO A FIRENZE

Nel '300 coloro che si occupavano della concia e della lavorazione delle pelli a Firenze, erano iscritti all'arte dei Cuoiai o Galigai.

La concia, operazione che permette alla pelle di essere poi lavorata, veniva esercitata a monte e a valle di Ponte Vecchio, dove le pelli venivano messe a bagno nel letto dell'Arno.

A causa delle forti esalazioni, l'attività fu poi relegata nelle vicinanze di Piazza Santa Croce, dove ancora oggi possiamo trovare "Via delle Conce" e "Via dei Conciatori".

Nel 1562, Cosimo I incorporò l'arte dei Calzolai a quella dei Cuoiai e dei Correggiai (che fabbricavano cinghie, cinture, scudi di cuoio), dando vita all'Università dei Maestri del Cuoiame di cui si conservano i primi statuti all'Archivio di Stato di Firenze.

Oggi Firenze ha mantenuto una fiorentissima attività nella lavorazione della pelle e del cuoio.

Oltre all'ovvio utilizzo di questi materiali nel settore dell'abbigliamento e della calzatura, è molto diffusa la rilegatura in pelle di piccoli oggetti da scrivania, portagioie, oggetti da fumo e da gioco.

La legatura artistica degli oggetti in pelle viene eseguita con una tecnica antichissima che richiede una grande abilità: l'oggetto viene ricoperto con strati di pellame molto sottile e leggero e poi l'artigiano procede alle operazioni di decorazione con applicazione di altro materiale, con intarsi o incisioni a fuoco.

La lavorazione industriale della pelle si è ormai trasferita nella provincia, mentre le botteghe di pelletteria artistica si concentrano principalmente nel centro di Firenze, soprattutto nella zona di Santa Croce, la stessa dove l'attività veniva svolta fin dal XIV secolo.